Vanity Fair _ Grand Hotel Courmayeur Mont Blanc

Vanity Fair Grand Hotel Courmayeur Mont Blanc

“I migliori mountain resort delle Alpi. Per svegliarsi e sciare subito, per godersi una Spa vista neve, mangiare nella stube, ballare nelle località più chic della Alpi, guardare le stelle. E il giorno dopo riniziare da capo. Contemporanei o di design, lussuosi ma anche alla portata di tutti, sono gli hotel in cui ogni vero sportivo sogna di dormire per svegliarsi e sciare subito, dove chiunque abbia bisogno di relax vuole andare per godersi lo spettacolo della natura e spa meravigliose, ma anche mete all’altezza di palati gourmand perché qui si gusta solo alta cucina. Sono i migliori hotel di montagna delle Alpi secondo noi: i più sorprendenti tra quelli che hanno aperto (o riaperto) negli ultimi 3 anni.”

Il Grand Hotel Courmayeur Mont Blanc tra i migliori hotel di montagna secondo Traveller di Vanity Fair.

A nostra firma il progetto architettonico degli interni di questo hotel 5 stelle. 

La nostra progettazione architettonica degli interni parte dagli stessi intenti progettuali adottati per gli esterni. Ovvero dal rapporto tra tradizione e contemporaneità, declinati secondo i più innovativi standard degli alberghi cinque stelle.
Il Grand Hotel Courmayeur Mont Blanc nasce da una chiara idea progettuale: inserire un’architettura contemporanea in un luogo di grande fascino paesaggistico, rispettando le tradizioni e i materiali tipici del luogo.
Ogni corpo di fabbrica presenta una copertura a falde in lose e materiali da rivestimento tipici valdostani. Pietra e legno per le facciate, che si coniugano con le click here grandi vetrate del corpo principale. Le ampie superfici vetrate, proprie dell’architettura contemporanea, enfatizzano il rapporto tra gli interni dell’Hotel e il contesto. Il fronte nord della struttura alberghiera si apre, infatti, sul massiccio del Monte Bianco e sul ghiacciaio della Brevna. Quello a sud si affaccia sui boschi e sulla cittadina di Courmayeur.

Le 72 camere esprimono comfort e ricercatezza attraverso la semplicità compositiva degli spazi e la razionalizzazione degli interni, riscaldati dall’utilizzo di materiali locali come pietra e legno. Il calore e la quiete trasmessi dagli elementi naturali e la cura dei dettagli privi di virtuosismi ben si armonizzano con il paesaggio montano che esige sobrietà e rispetto, proiettando il visitatore all’ascolto della natura.

La Club House, corpo centrale dell’albergo, si sviluppa su tre piani e rappresenta lo spazio principale per la condivisione. L’ospite al suo arrivo può percepire il volume dell’edificio con un’alzata di sguardo, grazie allo spazio a tripla altezza posto all’ingresso della Hall.

Ristorante, american bar e ricevimento dialogano attraverso un unico spazio verticale messo in comunicazione tramite una scenografica scala in legno che valorizza il lavoro dei maestri d’ascia locali. Un luogo vivo a tutte le ore: la mattina per una colazione in veranda, a pranzo nell’American Bar del primo piano dove gli ospiti potranno anche rilassarsi con un drink serale, dopo una cena à la carte presso il ristorante situato al terzo piano. Il tutto, in un’atmosfera ovattata e calda, davanti al chiarore del gigante bianco.

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